Sembra sospeso tra le montagne, a strapiombo sulla Val d'Adige. Il modo migliore per godere dello straordinario profilo architettonico del Santuario è raggiungerlo a piedi, percorrendo il Sentiero della Speranza.
Quando mi è capitato di imbattermi nelle immagini di questo posto per la prima volta, la mia reazione è stata un mix tra incredulità, stupore e meraviglia. Ma davvero esistono posti così? Opere che sfidano gli spazi, che si sono sapute ritagliare una propria collocazione in luoghi improbabili e, proprio per questo, magici.
Il Santuario Madonna della Corona, incastonato in un incavo del Monte Baldo, si trova a Ferrara di Monte Baldo, in provincia di Verona, ad un altezza di 774 mslm.
Per la sua particolarità ed estremo fascino, viene raggiunto ogni anno da circa 200.000 pellegrini, italiani e stranieri.
Il Santuario è aperto tutto l'anno e le funzioni religiose sono praticate sia nei giorni feriali che nei festivi (per informazioni a riguardo clicca qui).
COME ARRIVARE? -Il sentiero della Speranza-
Esistono due modi di arrivare al Santuario: attraverso una breve passeggiata dal paese di Spazzi, oppure percorrendo l'antica via del pellegrino: Il Sentiero della Speranza.
Questa è in assoluto la via che suggerisco di scegliere, perchè permette l'osservazione del Santuario da un punto di vista privilegiato: curva dopo curva e man mano che si sale di dislivello, scorgere il Santuario che fa capolino nella roccia è quanto di più suggestivo e carico di emozione che questo luogo possa regalarvi.
L'inizio del Sentiero si trova in prossimità del Malù Bar, a Brentino (clicca qui per la posizione in Google Maps), dove troverete anche un parcheggio per l'auto. Da qui, seguite l'ottima segnaletica che vi accompagnerà fino in cima.
Il Sentiero si sviluppa interamente in salita, con un dislivello di 600 metri.
Sono 1500 i gradini che vi condurranno, dopo 1h:45 di cammino, alle porte del Santuario.
Il percorso è caratterizzato dalla presenza, in successione lungo tutto il sentiero, delle stazioni della Via Crucis, dove potersi fermare per un momento di raccoglimento e preghiera.
In generale il sentiero non presenta particolari difficoltà, al netto del dislivello, ma per i meno esperti è stata attrezzata una corda di metallo per superare i tratti più esposti e disconnessi.
Man mano che si sale, si rivela il panorama sulla Val d'Adige, con i suoi colori, gli strapiombi e i paesi lontani. Dopo la prima ora di cammino, rigorosamente in salita e con il fiato corto, si intravede, finalmente, il Santuario. Un'apparizione in grande stile, che non lascia spazio alle parole.
Da qui mi aspettano altri 45 minuti di salita e ancora 700 scalini. E' piuttosto faticoso ma, credetemi, ne vale la pena. La vista del Santuario che si staglia sulla roccia è uno spettacolo che ripaga e valorizza tutti gli sforzi fatti per giungere fin qui.
Arrivata ai piedi del Santuario, gli ultimi ripidi scalini mi portano dritta all'ingresso della Chiesa, dove leggo con curiosità le indicazioni rivolte ai pellegrini per percorrere la Scala Santa. La scalinata è una riproduzione di quella presente a Roma, e rappresenta la scala che Gesù attraversò più volte, salendo e scendendo, il giorno in cui fu flagellato.
La tradizione vuole che il pellegrino ne percorra i 28 gradini in ginocchio, e ad ogni gradino si raccolga in preghiera, meditando sulla sofferenza di Gesù.
L'interno del Santuario è un luogo austero e semplice, caratterizzato dalla presenza di due pareti interamente di roccia (quella dietro all'altare e quella sinistra), che lo rendono un luogo unico, quasi un'opera naturale, come se fosse creata non tanto dall'uomo quanto dalla natura.
La parete destra è interamente dedicata all'esposizione delle 167 tavolette ex-voto, donate come segno di devozione e ringraziamento per una grazia concessa, la più antica delle quali risale al 1547 e raffigura il salvataggio di una donna dall'annegamento nel fiume Adige.
Dopo aver esplorato i dintorni del Santuario ed essermi goduta lo straordinario panorama sulla Val D'Adige che questa posizione privilegiata regala, rientro a Brentino percorrendo la stessa via dell'andata. Questa volta il sentiero è in discesa, quindi basterà meno di un'ora per raggiungere il paese.
DETTAGLI SENTIERO
Lunghezza A/R: 5 KM
Dislivello in salita: 600 m (1500 gradini 😂)
Altitudine massima raggiunta: 774 mslm
Durata A/R: 3h (senza considerare la visita al Santuario, che merita almeno un'ora)
Punto di Partenza: Brentino (VR)
Difficoltà: E (escursionistico)
Segnaletica CAI: presente, sentiero n.73
Fonti d'acqua: no, potete acquistare l'acqua prima di percorrere il sentiero al Bar Malù oppure una volta giunti a destinazione al bar del Santuario
Abbigliamento consigliato: outdoor, scarpe da trekking
LO SAPEVI CHE...
Esiste un cammino di pellegrinaggio che, attraversando 7 valli delle prepalpi venete, collega il Santuario della Madonna della Corona al Santuario della Pieve di Chiampo (VI). Il Cammino dei due Santuari, in gran parte segnalato CAI, è lungo 67 KM e si snoda attraverso le contrade cimbre lungo un percorso di fede che offre ai pellegrini una congiunzione tra i due luoghi sacri (la mappa del percorso è scaricabile qui)
Con una deviazione di circa 45 minuti dal Sentiero della Speranza, è possibile raggiungere il Ponte Tibetano sul Vajo dell'Orsa, inaugurato a settembre 2020. Il sentiero che conduce al Ponte (sentiero numero 75) è classificato come EE (escursionisti esperti) per la presenza di alcuni tratti esposti (attrezzati con corda fissa), che necessitano di un passo sicuro e di attenzione.Il bivio con la segnaletica per imboccare il sentiero è presente dopo circa 1h:30 di cammino. Qui i dettagli del sentiero.
Per chi volesse mangiare o soggiornare nei pressi del Santuario, è disponibile la Residenza Stella Alpina, la ''casa del pellegrino''. Aperta da novembre a marzo, offre servizio ristorante, bar e pernottamento. Dista circa 150m dal centro di Spiazzi e dispone di un servizio navetta da e per il santuario (per maggiori informazioni clicca qui)
Ogni sabato dell'anno un gruppo di persone si ritrova alle 15 a Brentino (sotto il grande ippocastano) per percorrere insieme, in preghiera, la salita al Santuario e partecipare alla Messa delle 17. E' possibile per chiunque unirsi al ''gruppo del sabato'' , consapevoli però che la finalità della condivisione di questa esperienza è di tipo religiosa.
E ora non vi resta che indossare le vostre scarpe da trekking preferite e percorrere quei 1500 gradini che vi separano da uno dei più suggestivi santuari italiani 😍
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